domenica 7 maggio 2017

Sofferenza


Pensi ch'io non soffra
quando la pioggia cade
sull'asfalto viscido,
reso tale da presenze
incessanti di lamiere
impazzite e variopinte.
E, invece, soffro, e
per l'umidità che penetra
le ossa e per la pioggia
che bagna il capo, difeso
da candide chiome,
resistenti al beffardo girare
dei giorni oramai contigui
alla parola fine.
Soffro per le non risposte
fuse con i tuoi tormenti,
colpiti dal fulmine
in un battito di ciglia.
L'orizzonte lontano
promette quiete,
frodando il cielo blu
e l'emergente sole.
Solo il fiume fluisce
veemente sotto il ponte,
agognando il mare aperto
per alienare il dolore.


                         Giuseppe Romano



6/05/2017



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