mercoledì 8 febbraio 2017

PROGETTO POESIA IN AULA


Oggi sono tornato in aula per la seconda volta al fine di continuare a tessere con i ragazzi il discorso sulla poesia iniziato la settimana scorsa.
Ho trovato i ragazzi interessati all'argomento ed ognuno di loro, con una parola, ha, alla luce del discorso introduttivo fatto il primo giorno d' incontro, ha avanzato una riflessione su ciò che per loro era la poesia.
Per loro la poesia è:
Rima, Spensieratezza, Fantasia, Comunicazione, Liberazione, Espressione, Scrittura, Bellezza, Divertimento, Sentimento, Romanticismo, Amicizia, Ispirazione, Emozione, Impegno, Attualità, Idea, Simpatia, Sintesi, Melodia, ecc..
Ogni parola rappresenta effettivamente ciò che si intende per poesia ed il poeta con la poesia intende trasmettere emozione, comunicando nel contempo un messaggio da trasmettere a chi ti ascolta o a chi ti legge.
Si evince, pertanto, la serietà dei destinatari del Progetto per una Scuola che deve essere formativa di soggetti che, domani, saranno parte della nuova società.
I ragazzi hanno commentato, anche, la mia poesia “Digitazione”, che mette in evidenza la trasformazione dei rapporti tra le persone con l'avvento della tecnologia che ha allontanato a mio parere le vecchie complicità che ci potevano essere tra una madre ed una figlia, intente a digitare messaggi ognuno sul proprio telefonino, anzichè parlare e scambiarsi pensieri anche di carattere personali.

Digitazioni

Assorto nei pensieri
vaganti nel nulla quotidiano,
come un lampo improvviso,
un'immagine sconvolge la mente
dal suo peregrinare irrazionale.

Due tazze vuote, asservite
a labbra desiose di ristoro,
immobili attendono lo scorrere
del tempo, osservando una madre
ed una figlia ancora da svezzare
intente a digitare elettronici tasti.

Perse, nel labirinto dell'era digitale,
le parole strillate ai quattro venti e
dettate dal cuore, fiumi in piena
a fondere emozioni inesplorate.

Divise dai tasti, madre e
figlia alienano parole,
abbarbicate a moduli lanciati
nei buchi neri della vita.

Dissolte nell'ozono
le complicità leganti.

Giuseppe Romano

A conclusione la lettura della poesia “Il tempo” scritta dall'alunno Zeno, che ha recepito, con sensibilità eccezionale, il discorso poetico che intendiamo portare avanti.


Giuseppe Romano
Malcesine, 7/02/2017



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