mercoledì 28 settembre 2011

Pensando al domani

Annullo il tempo
se fragorosa scoppia
la risata sul viso
non contaminato
dagli eventi duri
che la vita
ti snocciola
con l'avanzare
degli anni
ed il fardello
dei pensieri
che si sommano
l'uno all'altro.
Con l'inconscio
che inizia a contare
quando il totale
è vicino
e la nostalgia
prende il sopravvento.
Allora vivi
la felicità del momento,
senza nasconderti,
scavalcando
improvvise barriere,
contagiando il sorriso
che scaturisce spontaneo
a me che l'attendo
per annullare il mio tempo.
Giuseppe Romano

1^ Classificata alla XIX^ Edizione Premio Nazionale di Poesia
"Baronessa di Carini" - 2010 - Carini (PA)

Il poeta Pino Romano



domenica 18 settembre 2011

Il volo dell'airone

Nuvole senza cielo
vagano all'orizzonte
stormo di uccelli
migrano in  occidente
un grande airone
libra le sue ali
per ritrovare
l'isola perduta.


Lungo la rotta
che attraversa il mare
sfreccia nel firmamento
assai sereno
con dentro il cuore incanti
di fanciulli
abbarbicati a vuoti
di cristalli.


Sensori costantemente all'erta
la meta si avvicina
poi l'urto inaspettato.
Un misterioso oggetto
l'airone - che placido
planava sull'isola sognata -
indifferente abbatte  
bersaglio non voluto
di cinici segreti.
                          Giuseppe Romano
da: Intorno al Cerchio   -   Priulla Palermo - 1994
 Volo Itavia Bologna - Palermo - Tragedia di Ustica
  

11 Settembre 2001 - New York

Colgo tra inestricabili rocce
arterie di sangue innocente
sparso tra le vie di New York.


Anime multicolori
annaspano verso il cielo
inghiottiti nel nulla.


Uomini del mondo 
celati in camere oscure
violentano inermi.


Madri orbate dalle loro carni
annaspano agli angoli
di strade impolverate.


Qual'è la via maestra
da seguire per vivere
in pace con noi stessi?


Riusciremo a cucire
ferite tracciate da barbari
di ieri, di oggi, e di domani? 
                           Giuseppe   Romano
22/09/2001      

giovedì 8 settembre 2011

Senatur

Il senatur dall'alto dello scranno
grida con arroganza e senza affanno:
"Ritira la tua truppa afflitta
dall'isola mafiosa e derelitta".
Dimentica che un certo Garibaldi
al comando di mille volontari
salpò da Quarto in forza di ideali
per battere borboni e mercenari.
Rammenta poco il povero terrone
partito da Favara od Agrigento
con il bagaglio fatto di cartone
ad ingrassare il ricco del cemento.
E il figlio mio nato in Lombardia
dovrà munirsi caro il mio tesoro
per riabbracciare la terra natia
di passaporto unito ad un lavoro.
Povero senatur senza ideali
nascondi la tua testa sotto l'ali
per non guardare il Po e l'altra riva
che segnano i confini alla deriva.
Ricorda solo i Vespri Siciliani
e ancora tutti i martiri isolani
uniti sotto un'unica bandiera
sacrificati per una Italia intera.
                              Giuseppe Romano
19/08/1992 

sabato 3 settembre 2011

Sirena

Movenze mute,

passi di danza

nell'universo

fantasticato

dall'avanzare

di tempi nudi,

col sole vivo

a riscaldare

sipari, scene

itineranti.




Vivido sogno

d'anime perse,

come l'Ulisse,

mimetizzato

tra la folla,

resto d'incanto

per non morire

tra gli anfratti

rotti dall'onda.

Giuseppe Romano - 21/09/2009

A Michele

Candida
neve
sulla tundra


Stinte orme
di calzari
disarmati


Dacia
Svetlana
Utopie


Visioni di steppe
Flash
fissati da un lampo


La nenia russa
tace
per sempre


                     Giuseppe Romano
da: Aritmie - Federico Editore - 2000 

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